Eterometaboli

Iniziamo il nostro viaggio nella classificazione degli insetti cercando di capire cosa e quali sono gli insetti ETEROMETABOLI. Consigliamo vivamente di cliccare sui link delle immagini per capire meglio dettagli e caratteristiche.

Per chi volesse approfondire gli OLOMETABOLI invitiamo a cliccare sul link che rimanderà all’articolo:

 

ETEROMETABOLI

Come specificato nell’articolo precedente sulla macroclassificazione degli insetti (vedi link Introduzione all’Entomologia), gli ETEROMETABOLI si differenziano dagli insetti OLOMETABOLI, oltre per essere numericamente inferiori, per i diversi stadi di sviluppo che seguirà l’individuo:

  • UOVO
  • NEANIDE : stadio giovanile;
  • NINFA ; stadio giovanile con bozze delle ali, caratteristica che la differenzia dalla neanide;
  • ADULTO

Ricordando che Neanide e Ninfa sono molto simili all’adulto, ma di dimensioni ridotte e con piccole differenze.

 

PTERIGOTI PALEOTTERI

Sono insetti provvisti di ali non pieghevoli dette “ali antiche”, in quanto mancano di articolazione jugale e sono attaccate direttamente al torace. Si dividono in:

  • EFEMEROTTERI

Chiamate anche effimere, volano a gruppi di centinaia di esemplari, mentre si sviluppano da giovani in ambienti acquatici e sfarfallano. I giovani vivono prevalentemente un ambienti acquatici ed in generale hanno una breve esistenza allo stadio adulto con un ciclo di poche ore o di pochi giorni. Questi eterometaboli presentano cerci addominali lunghi quasi come tutto il corpo e sono provvisti di ali membranose trapezoidali.

Efemerotteri

Ephemeroptera

  • ODONATI

Libellule; sono emi-metaboliche e quindi metà della loro vita si svilupperà in ambiente acquatico (giovani), mentre l’altra metà in ambiente terrestre. Sono predatori sia da adulti che da giovani e si differenziano in ZIGOTTERI (ali anteriori e posteriori uguali) e in  ANISOTTERI ( ali anteriori e posteriori diverse).

Odonati Anisotteri

PTERIGOTI NEOTTERI POLINEOTTERI

  • BLATTOIDEI

Sono Insetti ETEROMETABOLI (i soliti scarafaggi). Hanno ali posteriori ridotte o assenti mentre le anteriori sono sclerificate e chiamate TEGMINE. Vivono in ambiente domestico/fognario e sono insetti igrofili (amano l’umidità e il calore). Presentano apparato boccale masticatore con ghiandole repugnatorie che secernano un liquido repugnante. Hanno lunghe antenne, 2 cerci addominali e sono lucifughi (rifuggono dalla luce, per questo motivo sono attivi solo con il buio). Usano le ooteche come mezzo di riproduzione.

Arrivano nelle cucine spesso vomitando sopra il cibo il pasto precedente (magari fognario) per poi mangiare; per questo sono pericolosi in quanto vettori di malattie.

Blattoidei

  • MANTOIDEI

Hanno forma del capo triangolare e zampe raptatorie che, in atteggiamento di riposo, mettono in preghiera (mantide religiosa). Sono predatori generalisti, non comuni in ambienti coltivati e sono indicatori della qualità ambientale, ossia meno inquinato è un posto più probabilità ci sono che si trovi uno di questi insetti. Costruiscono ooteche grosse ed hanno ali parzialmente sclerificate.

Mantide Religiosa

  • ISOTTERI (termiti)

Termiti, insetti eterometaboli FITOFAGI[1] e XILOFAGI[2]; sono favoriti in ambienti caldo umidi (ex Venezia), dove sono considerati un flagello in quanto divoreranno le fondamenta legnose o i tetti. Parlando strettamente di termiti potremmo notare come siano diverse fisiologicamente se considerate le diverse caste: i reali, per esempio, presentano due paia di ali uguali. La loro suddivisione (in caste) ed il loro comportamento è paragonabile a quello delle formiche. Le caste si suddividono in operai, soldati e reali (sono gli unici alati).

Sono bravi colonizzatori ed infestatori visto che una sola femmina può arrivare a produrre 10.000 uova!

Termiti Isotteri

  • DERMATTERI

Forbicine/forbici. Presentano caratteristici cerci sclerificati trasformati in forti pinze/chele usate per difendersi, spostare materiale, accoppiarsi: sono molto comuni nei vigneti e sono UTILI in quanto attivi predatori di afidi e tignole della vite (vanno protette e non combattute).

Dermatteri

  • FASMOIDEI

Insetti stecco/foglia. Insetti tropicali eterometaboli fitofagi ma MAI dannosi in campo agrario; si avvalgono di un mimetismo criptico e preferiscono i lunghi caldi.

Phyllium Philippinicum
Phyllium Philippinicum
  • ORTOTTERI

È un ordine di eterometaboli che ha decine di migliaia di specie di cui molte sono dannose per le colture agrarie come, ad esempio, le locuste e le cavallette, paragonabili ad insetti di altri ordini come le calandre (Coleotteri) e tignole (Lepidotteri) [EX :infestazione in Sardegna spinte dallo scirocco che ha portato così tante locuste che i treni non potevano correre sui binari; sono stati fatti addirittura trattamenti con microonde]. Attenzione però: le CAVALLETTE CHE DANNEGGIANO LA VITE NON SONO LOCUSTE.

Altri ortotteri sono i grilli, grillo talpa …. Alcuni sono predatori ed altri marcatori della qualità dell’ambiente (sono pabulum per mammiferi o altri insetti). La calasse degli ortotteri saltatori presentando zampe potentissime..

Si dividono in due sott’ordini:

  • ENSIFERI, con ovopositore ed antenne lunghe;
  • CELIFERI con ovopositore e antenne corte.

 

ENSIFERI

Ortotteri Ensiferi

CELIFERI

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA
KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

È curioso come i maschi emettano suoni (Cicale) nel periodo della riproduzione e le femmine, una volta fecondante, produrranno delle ooteche.

Ortotteri

PTERIGOTI NEOTTERI PARANEOTTERI

  • PSOCOTTERI

Piccoli insetti marroncini tipici di ambienti polverosi e ricchi di detriti dei quali si cibano come cantine, biblioteche, soffitte,…

Psocotteri da Goggle Immagini

  • MALLOFAGI

Insetti pseudometaboli ed anfigonici[3], si presentano con dimensioni modeste e corpo appiattito oltre che con apparato boccale masticatore; sono sprovvisti di ali e zampe modificate per l’aggancio all’ospite, essendo parassiti di uccelli e mammiferi. Un esempio sono i pidocchi dei pulcini (possono portare alla morte dei pulcini), nutrendosi del sebo prodotto dalla pelle o di desquamazioni.

Mallofagi da Goggle Immagini

  • ANOPLURI

Sono anch’essi di dimensioni modeste e con corpo appiattito, ma avranno un apparato boccale pungente succhiate con zampe modificate per l’aggancio all’ospite e saranno parassiti di mammiferi; sono i soliti pidocchi per intenderci. Questi insetti parassiti si nutrono del sangue che fuoriesce dalle ferite provocate dall’insetto stesso, il quale esporrà il soggetto a patogeni (cane, gatto, uomo); bambini solitamente sono i più esposti forse a causa del scarso igiene (pediculosi). Sono anch’essi Pseudometaboli e anfigonici.

Original Title: Male_011b.jpg
Original Title: Male_011b.jpg

 

 

GRUPPI CHE SEGUIRANNO non presenteranno chele ma avranno un apparato boccale provvisto di rostro per succhiare. MANCANO, quindi, di un apparato MASTICATORE. Questa è una differenza fondamentale per quanto riguarda sia al fisiologia dell’insetto che la nutrizione, visto che insetti che posseggono un apparato masticatore con chele non possono nutrirsi di linfa elaborata mentre chi ha un ROSTRO si, immettendolo nel percorso linfatico della pianta sgrottandola.

GRUPPI DI GROSSA IMPORTANZA AGRARIA

  • TISANOTTERI

A questo gruppo di eterometaboli appartiene l’importante famiglia dei TRIPIDI, dei quali saranno presenti poche specie ma, tuttavia, tutte MOLTO AGGRESSIVE : Frankliniella occidentalis ed il Tripide nostrano sono specie molto dannose dal punto di vista viticolo. Sono insetti piccoli (2-3 mm) con ali e corpo molto sottili e provvisti di apparato boccale pungente succhiante; grazie alla loro fisiologia hanno la capacità di nutrirsi sia di polline sia di soffermarsi sui frutticini pungendo i piccoli ovari. Sono di interesse nel campo agrario e viticolo in quanto attratti dalla fioritura della vite che viene attaccata da intere colonie, modo in cui vivono questi insetti. A causa delle loro caratteristiche sono molto pericolosi per la prodizione di uva da tavola (si fanno anche 4 trattamenti contro i tripidi e 10 trattamenti contro le tignole per un totale di 14 trattamenti contro gli insetti sull’uva da tavola).

Vivendo in colonie ed attaccando le piante in massa sono molto pericolosi anche per gli attacchi in serra sulle ornamentali. Esiste comunque un predatore naturale di questi insetti che è Haplothrips subtilissimus, il quale può trovarsi nell’ambiente vigneto difendendolo da questi dannosi tripidi (nemico naturale tripidi).

TISANOTTERI IN GENERALE

Thysanoptera

TRIPIDI

In questo esempio il famoso tripide Frankliniella occidentalis.

Tripidi Frankliniella occidentalis

  • RINCOTI (EMITTERI)

Grandi FITOFAGI eterometaboli con apparato boccale pungente succhiante ed una struttura boccale completa di rostro contenente stiletti, ossia minuscoli aghi usati per pungere la vegetazione ed aspirare la linfa o i succhi cellulari; varie specie di rincoti, inoltre,  producono melata sulle foglie.

Appartengono a quest’ordine oltre 50.000 specie divise in due gruppi : OMOTTERI ed ETEROTTERI :

  • ETEROTTERO: in questo gruppo troviamo poche specie dannose che saranno caratterizzati da un’ala diversamente formata: una parte è MEMBRANOSA e colorata, mentre l’altra è INDURITA (sclerificata, emielitre anteriori) e di colore bianco – grigiastra;

Rincoti Eterotteri

  • OMOTTERO: qui troviamo la maggior parte delle specie dannose; si distinguono dal precedente gruppo per essere in possesso di ali uguali o simili ed entrambe MEMBRANOSE.
Metcalfa pruinosa MHNT 2
Metcalfa pruinosa MHNT 2

Gli omotteri comprendono molte specie dannose (Exà Empoasca vitis – cicaline) come la Cicalina bufalo, Cicalina verde della vite (Empoasca vitis) , Cicalina gialla della vite e Scaphoideus titanus e, fino ad oggi, sono state identificate fino a 7 potenziali cicaline dannose per la vite.

 

I rincoti dannosi possono essere ulteriormente suddivisi nelle seguenti famiglie e superfamiglie :

  • CICALINE: sono una famiglia che comprende insetti che pungono il floema interrompendo il flusso di nutrienti verso le estremità fogliari mentre altre creano decolorazioni fogliari nutrendosi del mesofillo (NB attenzione a non confondere con patologie o carenze);

Due esempi importanti:

Scaphoideus titanus (lotta obbligatoria per la vite, trasmette la flavescenza dorata)

Scaphoideus_titanus_Cicaline

E Stictocephala bisonia:

Stictocephala_bisonia_Cicalina

  • PSILLIDI: famiglia di specie che attaccano varie piante ornamentali (ex albizia, pero), producendo escrementi liquidi su cui si sviluppano funghi patogeni (melata = escremento liquido delle cicaline ecc);

 Psillidi

  • AFIDI: superfamiglia avente specie presenti in quasi tutte le piante provocano deformazione della foglia e imbrattano i frutti e foglie con melata (EX : la fillossera della vite è un afide);

Afidi

  • PSEUDOCOCCIDI: famiglia della superfamiglia delle Cocciniglie, chiamata anche “cocciniglie farinose”; hanno la particolarità d’essere ricoperte da uno strato ceroso di aspetto polverulento, cosa che accade anche quando producono uova (messe in strutture cerose bianche). Fa parte di questa famiglia Planococcus ficus.

Phenacoccus_solani Pseudococcidi

  • COCCIDI: in sensu stricto, sono una famiglia appartenente alla superfamiglia delle Cocciniglie (Coccoidea); hanno una grande importanza economica visto le numerose implicazioni nel campo agrario. Sono ospitati da vite, aceri, salici, noci ecc.. e riducono la produzione (su vite) oltre che la fertilità e lo sviluppo; esistono comunque predatori e parassitoidi efficienti.

Coccidi

  • DIASPINIDI: famiglia della superfamiglia delle Cocciniglie, molto dannosa per le colture agrarie in cui la specie più importante in ambito viticolo è la Targionia vitis. Ha ospiti piante come vite, quercia, frassino e platano e, quando attacca la avite, da danni da riduzione di produzione, deperimento della pianta e vulnerabilità nei confronti delle avversità.

Diaspini

 

[1] FITOFAGO: organismo che ha un rapporto trofico unilaterale a spese dei vegetali, ai quali crea un danno più o meno grave.

[2] XILOFAGO: un organismo che si nutre prevalentemente di legno. Tali organismi, allo stadio larvale o da adulti, si nutrono dei fusti, dei rami e delle radici degli alberi vivi o morti.

[3] ANFIGONIA: riproduzione sessuale che necessita della partecipazione di due gameti per la fecondazione, al contrario della partenogenesi.

Vi auguriamo una buona lettura.

Vino&Viticoltura

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