Olometaboli

Finito con il Fattore Killer nell’etichetta “Microbiologia Enologica”, oggi voltiamo completamente pagina per scrivere di Entomologia Agraria. Conoscere questa materia è di fondamentale importanza, quasi come la “Patologia Vegetale”, visto la moltitudine di insetti che dimora nei vigneti. La lotta agli insetti rappresenta una realtà nella quale molti si muovono senza un vero e proprio schema, ricca di credenze e pregudizi. Si crede, per esempio, che le api causino la rottura degl’acini maturi, favorendo l’insorgere di botrite e richiamando altri insetti; beh, così non può essere a causa della fisionomia dell’apparato boccale dell’ape! Anzi, questo fantastico animale farà un lavoro utilissimo, lambendo via tutte le sostanze zuccherine presenti all’interno dell’acino già danneggiato (bucato) dalle vespe e calabroni, i veri killer degli acini maturi, impendendo l’insorgere di malattie fungine ed il richiamo di altri insetti dannosi.

Con questo piccolo appunto si vuole far capire come sia complesso e vasto il mondo degli insetti invitando, chi interessanto, a leggere attentamente la classificazione prima riportata, insieme a questo articolo.

Riportiamo anche l’articolo precendente che parlava della classificazione degli insetti Eterometaboli:

Consigliamo vivamente di leggere l’articolo linkato per avere un quadro più completo del mondo degli artropodi.

 

La strada è lunga, meglio cominciare!

OLOMETABOLI

Prevedono la comparsa di stadi giovanili molto diversi rispetto all’adulto: lo stadio larvale, comunemente chiamato bruco, ci permette di classificare le larve che troveremo come OLOMETABOLI. Di olometaboli troviamo pochi ordini ma tantissime specie (Esempio i coleotteri).

Esistono 5 ordini principali e di interesse agrario.

PTERIGOTI NEOTTERI OLIGONEOTTERI

NEUROTTERI

Sono insetti che si adattano ad ambienti antropizzati, SONO TUTTI PREDATORI e, come segno distintivo, presentano molte nervature alari (fittamente innervate, da qua il nome).

Anche la lavra del neurottero è un predatore: presenta un corpo allungato ed un comportamento aggressivo e vorace che gli servirà per mangiare altri insetti (Ex afidi), anche molti più grandi di lei (possono mordere anche l’uomo, non sono mortali e non trasmettono patogeni). Sono uno dei gruppi allevati in massa nelle biofabbriche (migliaia e milioni), stoccate poi in confezioni che vengono disseminate in serra e tra i  filari.

Gli  adulti hanno un apparato boccale pungente/succhiante che serve per attaccare la preda e succhiarne il contenuto; nel caso che il cibo scarseggi possono essere cannibali. (Coopert:  multinazionale vende insetti utili predatori – parassitoidi[1] ).

neurotterineurotteri_ali

 

 

 

 

 

 

LEPIDOTTERI

I lepidotteri sono un  grande gruppo di fitofagi che comprende più di 100.000 specie. Hanno ali coperte da scaglie di cera colorata la quale sgorga liquida e si solidifica, con scopo protettivo, sulle ali membranose e nervate (c’è differenza tra colore delle ali del maschio e della femmina che presenta un colore grigiastro-bianco).

Sono “99.9%” insetti fitofagi e possono essere dannosi SOLO da LARVA, ma NON da ADULTO, poiché l’adulto ha un apparato boccale a forma di tubo chiamato SPIRO-TROMBA → è un tubo arrotolato che normalmente è a riposo venendo allungano nel fiore per nutrirsi di nettare.

Presentano dimorfismo sessuale[2], dove, in alcune specie, le femmine sono senza ali e servono solo per riprodursi, riuscendo a produrre un range di 300 – 400 uva che diventeranno poi larve. Ci sono specie che possono cannibalizzare un eventuale simile quando si trova nella stessa fonte di cibo (Ex: baco delle mele cannibalizza una eventuale larva entrata nella mela).

In base alla parte della pianta che attaccano possiamo dividere i lepidotteri in diverse categorie:

  • MINATORI FOGLIARI = danneggiano le foglie e formano delle gallerie penetrando nel mesofillo e rodendo il parenchima lasciando intatte le due epidermidi.
  • FILLOFAGI = si nutrono di foglie e gli esempi migliori sono il bruco americano e le nottue, le quali vivono nel suolo e si nutrono di gemme; i fillofagi sono tra i fitofagi più aggressivi insieme ai rincoti.
  • CARPOFAGI = attaccano i frutti e sono tra i più dannosi, come i TORTRICIDI.
  • XILOFAGI = mangiano anche i tronchi e la parte legnosa delle piante. Cossus cossus – Rodilegno rosso (cossidi).

Alcune specie esempio sono la tignola della vite, che attacca prima i fiori e poi le bacche (10 trattamenti su uva da tavola), Cydia pomonella (uno degli insetti più dannosi al mondo con 10-12 trattamenti l’anno con ancora  il 20% di danno) e Cydia molesta.

Acherontia atropos o “sfinge testa di morto” è un caso particolare:  innanzitutto è chiamata così perché presenta una sorta di teschio sul torace da cui deriva poi il nome; non è provvista di una spirotromba molle, ma di una più solida che serve per nutrirsi di miele una volta entrata negli alveari. Siamo di fronte ad un lepidottero dannoso per le api.

 

larva
Larva di Lepidottero
lepidotteri
Lepidottero adulto

 

 

 

 

 

Acherontia atropos MHNT
Acherontia atropos o Sfinge Testa di Morto

 

DITTERI

Sono un ordine complicatissimo dove la maggior parte sono insetti anonimi, grigi, tetri che passano dalla fitofagia alla predazione al parassitismo, all’essere parassitoidi, saprofagi (mette l’uovo nell’ospite che cresce e divora l’animale dall’interno), fino a nutrirsi di cadaveri (entomologo forense: quando un animale muore i ditteri si interessano della carcassa e arrivano sull’animale in tempi diversi capendo da quanto tempo è morto l’animale/l’uomo).

  • DITTERI FITOFAGI = mosca della frutta/ mosca mediterranea/ mosca dell’olivo/ mosca del noce/ mosca delle ciliegie; molto dannose ;
  • ZANZARONI DEGLI ORTI = non pungono, ma le larve sono fitofagi visto mangiano le radici delle plantule;
  • MOSCERINI : Drosophila melanogaster e suzuki ;
  • DITTERI PREDATORI = larve di alcuni ditteri si nutrono di cocciniglie come, ad esempio, di cocciniglie nere;
  • EMATOFAGI = zanzare.

 

ditterizanzara

 

 

 

 

 

 

 

COLEOTTERI

Hanno una sorta di corazza che comprende una copertura dell’addome data da due ALI ANTERIORI corazzate e indurite (rappresentano il 42-45 % degli insetti ed è il gruppo più diffuso).

La stragrande maggioranza fa parte dei  fitofagi come, ad esempio, il maggiolino (ala anteriore corazzata, ala posteriore membranosa; volano solo grazie a queste ali membranose) che fa parte della famiglia (genere) degli Scarabeidi, insieme alla  Cetonia aurata, Cervi volanti…

Altra famiglia sono i Crisomelidi di cui fanno parte la Dorifora della Patata (Leptinotarsa decemlineata), la Diabrotica vigifera…

C’è poi una famiglia di coleotteri molto interessanti, i TENEBRIONIDI, in cui molti sono predatori; esempio di questi predatori sono le coccinelle, le quali allo stadio larvale si presentano sclerificate con due tipici uncini all’insù sull’ultimo segmento addominale; sono mobili attive e predatrici voraci.

coccinelle_1 coleottero-cervo

 

 

 

 

dorifora coleottero

 

 

 

 

 

 

IMENOTTERI (ala membranosa, sottile)

Sono gli insetti meno conosciuti “dall’uomo della strada”, ma i più famosi sono api, vespe e formiche. In questo gruppo troviamo gli IMENOTTERI PARASSITOIDI, che rappresentano la colonna portante dell’orto biologico.

NON ESISTONO INSETTI CHE IN NATURA NON POSSONO ESSERE ATTACCATI DAI PARASSITOIDI: una volta trovata (capisce dai segnali) la vittima, il parassitoide inietta del veleno (con un ovopositore) che la paralizza, per poi pungere indisturbato il malcapitato facendo fuoriuscire dalle ferite l’emolinfa che userà per nutrirsi. In tutto questo il parassitoide non ucciderà la sua vittima, ma a fine pasto le “scaricherà” dentro un uovo. Una volta iniettata la larva inizierà a crescere ed a mangiare la vittima da dentro fino a quando, una volta adulta, uscirà (uccidendo l’ospite) per ricominciare nuovamente un ciclo (parassitoide).

Esistono 100.000 mila specie di parassitoidi ed ogni anno si scoprono nuove specie.

Sono la forma più perfetta di equilibrio biologico : Ex terebra → caccia tignole (larve e pupe). Trova le tignole sugl’acini. Imenotteri platygastridae (usa le antenne per captare segnali) ed esistono anche parassitoidi che attaccano anche le mosche bianche.

ape vespe

 

 

 

 

 

[1] PARASSITOIDE: organismo vivente che instaura con un altro individuo, detto ospite, affine dal punto di vista tassonomico, un rapporto trofico ascrivibile al parassitismo. Il parassitoidismo si differenzia però dal parassitismo per alcune peculiarità che lo avvicinano al rapporto di predazione.

[2] DIMORFISMO SESSUALE: differenza morfologica fra individui appartenenti alla medesima specie ma di sesso differente.

Buona Lettura

Vino&Viticoltura

 

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